Il contratto preliminare è quel contratto tramite il quale le parti si obbligano a stipularne uno futuro. Il contenuto del contratto futuro è già fissato nello stesso preliminare. Da questo contratto deriva l’obbligo di prestare il consenso per la conclusione di un successivo contratto, i cui effetti verranno prodotti solo se e quando il contratto definitivo sarà stipulato.
Per dare vita al contratto preliminare le parti devono essere concordi nel farlo.
Nella pratica il contratto preliminare è utilizzato per vincolare le parti alla stipula di un contratto ad effetti reali, ma può avere come oggetto qualsiasi tipo di contratto.
l termine di riferimento è vario e non si hanno limitazioni di alcun tipo. Nel concreto però dottrina e giurisprudenza pongono dei limiti per quanto concerne il contratto di donazione, siccome è un atto di liberalità con la caratteristica della spontaneità e di conseguenza in contrasto con un vincolo preliminare.
Nel caso manchi un termine per la stipula del contratto definitivo questo non invalida comunque il preliminare. Le parti che hanno interesse nello stabilire un termine di adempimento possono però rivolgersi al giudice ed inserire questa specifica nel contratto preliminare; in alternativa otterranno il contratto definitivo in seguito al trascorrere del periodo ordinario di prescrizione, che decorre dalla stipula del preliminare.
Inoltre il contratto preliminare può essere soggetto a condizione; quando esiste la condizione rende efficace il preliminare tra le parti che si vincolano nel concludere un contratto definitivo solo nel caso in cui si verifichi una specifica fattispecie.
Per quanto riguarda la forma del contratto preliminare invece è necessario dire che tale contratto è nullo se non ha la medesima forma che la legge prescrive per il definitivo (art. 1351 c.c.).
Dalla stipula del preliminare deriva l’obbligo di prestare il consenso per la conclusione del definitivo. A volte però le parti prevedono l’esecuzione anticipata del contratto definitivo e il contratto viene definito “preliminare ad effetti anticipati”. In tal caso il promittente venditore beneficia del prezzo versato dall’acquirente, senza però privarsi della proprietà e allo stesso tempo ottiene il godimento del bene, ripartendo nel corso del tempo il pagamento del prezzo stabilito.
Se una delle due parti che ha stipulato il contratto preliminare si rifiuta di adempiere a quello definitivo entra in gioco l’art. 2932 c.c. L’esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto prevede infatti che sia possibile ottenere una sentenza che produca i medesimi effetti del contratto non concluso.
La caparra confirmatoria è disciplinata dall’art. 1285 c.c. Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto trattenendo la somma ricevuta a titolo di caparra appunto. Al contrario, se risulta inadempiente la parte che ha ricevuto la caparra, l’altra parte può recedere e richiedere il doppio della caparra a titolo di risarcimento.
Condividi sui socialUn’asta giudiziaria è un procedimento con cui un bene viene sottoposto a vendita forzata, a causa dei debiti che il proprietario non è in condizioni di onorare, allo scopo di assicurare al creditore la restituzione di quanto gli spetta.
Il pignoramento è un atto con cui si dà inizio al processo di esecuzione forzata nei confronti dei beni del debitore e ha inizio tramite la notifica dell’atto di pignoramento.
Si stabilisce un contratto di affitto quando un soggetto, denominato locatore, concede il godimento di un bene mobile o immobile ad un secondo soggetto, detto locatario.
L’art. 812 del cc distingue e categorizza beni mobili e beni immobili. Tale distinzione è fondamentale. I beni immobili sono il suolo, le sorgenti, i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le altre costruzioni, anche se unite al suolo in maniera transitoria, e in genere tutto quello che è naturalmente o in modo artificiale incorporato al suolo. Sono considerati immobili i mulini. I bagni e gli altri edifici galleggianti, quando sono saldamente assicurati alla riva o all'alveo e sono destinati ad esserlo in modo definitivo per il loro utilizzo. Tutti gli altri beni sono considerati mobili.
L’ usufrutto è disciplinato dall’art. 981 del codice civile ed è un diritto reale di godimento che assicura ad un soggetto (l’usufruttuario) il diritto di utilizzare e godere di un bene che è di proprietà altrui. Tale istituto era conosciuto già giuristi dell’antica Roma.
L’ipoteca è un diritto reale di godimento sui beni immobili che fornisce una garanzia per un determinato credito, attribuendo a chi ne è titolare il diritto di soddisfare questo credito, rivalendosi su una cosa altrui.
L’atto di precetto è un’intimazione di pagamento che deve precedere in modo obbligatorio l’inizio dell’esecuzione forzata e che viene fatta in forza di un titolo esecutivo.
Il contratto di compravendita è disciplinato dall'art. 1470 ed è quello tramite cui una parte (il venditore o l’alienante), trasferisce la proprietà di un bene o di un altro diritto ad un’altra parte (compratore o acquirente). Quest’ultima parte si obbliga a pagare un corrispettivo, definito prezzo.
Il possesso nel linguaggio giuridico è il potere di fatto che si esercita su una cosa, su un bene, anche non materiale, avendone la detenzione e/o l’uso e godendone i frutti, a prescindere dal fatto di averne la proprietà o altro tipo di diritto reale.
Il Custode Giudiziario è quel professionista che in seguito ad un pignoramento viene incaricato dal Magistrato per custodire, conservare e amministrare l’immobile pignorato.
Con il termine catasto viene indicato, in senso generale, qualsiasi tipo di rilevamento periodico di beni appartenenti alla stessa categoria fornito di una mappa e di un registro.
Il Giudice dell’Esecuzione può delegare la vendita di beni immobili a un professionista, il delegato alla vendita. Tale delegato alla vendita può essere un notaio, un commercialista o un avvocato, iscritto ad un apposito elenco che viene redatto dal Presidente del Tribunale.
Il legislatore stabilisce il principio della par condicio creditorum, in base a cui i creditori hanno uguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore. Nonostante questo alcuni crediti privilegiati godono di una tutela maggiore e nel momento in cui si hanno più creditori (concorso tra creditori) devono essere soddisfatti prima rispetto ad altri.
Il condominio esprime un diritto di comproprietà dei condomini sulle parti o degli edifici composti da più unità immobiliari.
Lo stralcio immobiliare consiste in una prassi di esecuzione immobiliare che permette al debitore e al creditore di trovare un accordo per saldare una particolare situazione debitoria evitando nei fatti che l’immobile di riferimento venga prima pignorato e successivamente venduto all’ asta.
Le spese condominiali, a carico di ciascun condomino, riguardano i costi di manutenzione e di godimento dei beni in comune presenti in un condominio. Il pagamento di tali spese risulta essere obbligatorio per legge.
Il valore di mercato sta ad indicare il valore stimato, espresso in denaro, di un bene che viene a determinarsi dall’incontro fra domanda e offerta nel mercato in cui è collocato il bene.
Attraverso il leasing viene concesso il godimento di un bene da parte di un concedente ad un utilizzatore. Quest’ultimo in particolare richiede di usufruire del bene per finalità professionali, corrispondendo al proprietario del bene un canone mensile.
La perizia di un immobile consiste in un esame tecnico ed economico, ad opera di un perito esperto, in qualità di geometra, architetto o ingegnere, allo scopo di determinarne e certificarne il valore di mercato.
Il tasso di rendimento di un immobile indica la capacità di un investimento immobiliare di produrre un profitto.
Il fondo immobiliare è uno strumento finanziario che investe non meno dei due terzi del proprio patrimonio in beni immobiliari.
Il mercato in senso concreto è il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di specifici prodotti e dove compratori, venditori e intermediari si incontrano - tutti i giorni, o in determinate giornate -, per effettuare transazioni commerciali relative a merci varie, o anche ad una merce unica.
La residenza è il luogo di abitazione di una persona registrato formalmente presso l'anagrafe del comune. Si distingue dal domicilio che indica invece una dimora in cui ci si stabilisce occasionalmente per affari e interessi.
L’accollo del mutuo è una dichiarazione, attraverso cui un soggetto acquisisce l’obbligo di rimborso nei confronti della banca creditrice di un mutuo già avviato, ai fini dell’acquisto di un immobile.
Il rogito è un atto pubblico redatto da un notaio con le formalità prescritte dalla legge che conferisce pubblica fede a quello che avviene in sua presenza.
La proprietà è un diritto reale disciplinato dalla legge che concede al proprietario di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti previsti dall’ ordinamento giuridico.
Si definisce espropriazione forzata il processo esecutivo di natura coattiva diretto a sottrarre al debitore determinati beni del suo patrimonio per venderli ai pubblici incanti. Il ricavato è finalizzato a soddisfare le ragioni del creditore procedente.
La servitù prediale secondo il Codice Civile è un diritto reale che indica un peso imposto su un fondo servente per l'utilità di un altro fondo, denominato dominante.
L’atto pubblico è un documento redatto, con le formalità richieste dalla legge, da un notaio o altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo in cui l’atto è formato (Art. 2699 c.c.).
Il prezzo è l’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione.
Alla prima seduta d’asta il “prezzo base” è l’importo che il giudice, aiutato dal perito e dalle parti, ha stabilito per quell’immobile, in quella determinata procedura.
Durante una procedura d’asta l’offerta minima, prevista per legge, rappresenta quell’ offerta più bassa di ¼ del prezzo base.
I dazi sono un’imposta indiretta sui consumi che riguarda i flussi dei beni in entrata e in uscita da uno stato all’altro e che viene applicato alla dogana quando avviene il controllo della merce.
Il potere d’acquisto indica la quantità di merci che è possibile acquistare con una moneta. Il termine si riferisce inoltre alla capacità del consumatore di fare acquisti con il reddito a disposizione.
La sentenza, in diritto, è l'atto col quale il giudice designa il provvedimento che risolve una controversia tra le parti di un processo.
L’udienza è l’attività processuale che si svolge dinnanzi ad un giudice e che corrisponde al dibattimento penale o civile.